“Il 17 agosto 1943 arrivarono i soldati Tedeschi accampandosi lungo la “Viazza” vicino a Villa Calvi e Villa Rossi, al podere di Degola, a Villa Tacoli, poi alle Scuole di Montericco. Il comando si sistemò infine nella Casa del Fascio” così scriveva Don Ugoletti nel suo prezioso diario, giunto fino a noi e attualmente conservato negli Archivi della Parrocchia S. Gaetano di Albinea. Una testimonianza viva e ricca di dettagli che ha permesso la ricostruzione di molti degli eventi bellici che, dal 1940, hanno interessato le nostre terre. Fu con il terrore di rappresaglie che l’Arciprete accolse nel marzo 1945 al cimitero tre salme, ma fu subito rassicurato dal comandante che lo informò del sacrificio di tre soldati inglesi grazie al quale il genocidio venne evitato. Già nell’agosto del 1944 5 soldati tedeschi erano stati fucilati perchè accusati di tradimento. Tra questi il Maresciallo Hans Schmidt, originario del distretto di Treptow-Kopenick, coraggioso combattente che si ribellò ad un regime per il quale non voleva più combattere e che offrì la propria collaborazione ai partigiani. Un atto coraggioso, un diario, e la volontà di due Amministrazioni Comunali che credono nei valori di giustizia e di pace stanno alla base del Patto di Gemellaggio siglato nel 1997.
Nel 2007 ad Albinea sono stati festeggiati dieci anni di gemellaggio, celebrazioni proseguite poi nel 2008 a Berlino. Nell’occasione la delegazione partita da Albinea ha potuto assistere all’intitolazione di una Piazza a Don Ugoletti, davanti alla chiesa protestante di Treptow. Un momento di grande valore che ha affiancato al gemellaggio un dialogo interreligioso, tra la comunità parrocchiale di Treptow e quella cattolica di Albinea. Il Sindaco di Albinea Antonella Incerti ha ricordato, nel suo intervento, l’importanza dell’avvicinamento tra i popoli e tra le religioni, che devono essere strumento di pace e non motivo di conflitto.